Nella 1 Parte e 1 Parte Bis hai potuto conoscere come comunica il Lupo e di riflesso il Cane Lupo Cecoslovacco e il Cane attraverso dei veri e propri codici di:
Sottomissione Passiva, Sottomissione Attiva, La Fuga, I Segnali Olfattivi.
In questa 2 Parte scopriremo:
Le Comunicazioni ottiche, Aggressione e Paura.
COMUNICAZIONI OTTICHE
Il linguaggio del corpo è particolarmente evidente quando l’atteggiamento tende all’aggressività.
Il Lupo in natura, rimane eretto in tutta la sua altezza con i peli del dorso sollevati a formare una cresta che dal collo arriva oltre le scapole. La testa è tenuta alta, lo sguardo fermo, fisso sul “nemico”, orecchie puntate in avanti, la bocca chiusa e la coda sollevata. I movimenti in questa circostanza sono lenti e rigidi, pronti all’attacco.
Nel “Branco” che ho creato, appena libero gli esemplari, ognuno di essi deve stabilire ogni volta il ruolo sociale di appartenenza e alla fine della concitata chiacchierata, tutto si conclude senza conseguenze e presto ritorna il silenzio, la pace e la tranquillità.
“…Rizzandosi in piedi divenne improvvisamente il maestoso maschio.
Il collare del pelo gli si aprì fino a formare un’enorme aureola argentea che gli incorniciava il muso.
Il corpo gli si irrigidì finchè sembrò fatto di acciaio bianco.
La coda gli si sollevò finchè non fu alta, quasi rigidamente ricurva……”
(Una storia vera tratta dal libro di Farley Mowat “Mai gridare al Lupo”).
Quando l’atteggiamento è invece di sottomissione attiva, cerca di placare l’aggressività del “nemico”.
I segnali sono opposti ai precedenti. Il Lupo si fa il più piccolo possibile, flette gli arti vicino a terra, coda bassa e scodinzolante, orecchie basse e all’indietro, occhi socchiusi.
Come puoi vedere, Cosmo Daniel Elite Kenia femmina di 3 anni, viene annusata, da Cosmo Daniel Elite Eso colore grigio lupo e Cosmo Daniel Elite Denik colore grigio argento, due maschi di 6 anni. Mentre Denik se ne va, Eso il maschio in piedi, ha un atteggiamento aggressivo, coda a bandiera orecchie erette pelo dritto portamento “regale” nei confronti di Kenia, che con la sua postura, arti vicino a terra, coda scodinzolante, orecchie basse all’indietro, occhi socchiusi, evidenzia una netta sottomissione e tutto ritorna alla normalità. Kenia, si sottomette e poi scappa, perché al momento della registrazione del video stava ancora all’attando i cuccioli di 33 giorni. Quindi adotta una strategia, di vera sensibilità, altruismo e astuzia legata alla protezione di se stessa e dei piccoli.
AGGRESSIONE E PAURA
In un famoso studio datato 1963, il Premio Nobel Konrad Lorenz proponeva una serie di cambiamenti mimici evidenti nel Lupo a seconda dei suoi stati d’animo.
In uno stato di neutralità, con un livello di emotività basso, il Lupo tiene le orecchie erette e la bocca serrata.
In un momento di paura, invece, le orecchie vengono portate all’indietro fino ad accostarsi al cranio. Con il crescere del livello di aggressività, la bocca si apre ed i denti vengono mostrati sollevando le labbra.
Le due mimiche in alcuni casi possono essere esibite contemporaneamente.
Lo studioso Zimen nel 1978 fece notare che, tutte le volte in cui capitò di assistere a lotte efferate (che accadevano di rado), l’attacco si manifestava improvvisamente, senza alcuna mimica ottica o acustica, quasi a non voler creare dispersione di energia prima dello scontro.
E’ stata individuata anche un’altra mimica estrema in antitesi con la precedente e denominata “della grande paura”: in questo caso le orecchie sono rivolte all’indietro, la bocca è aperta, i denti ben visibili.
Questa postura è stata osservata come reazione ad un attacco che costituisce una pericolosa minaccia. Nel complesso è interpretata da Zimen come espressione della massima prontezza alla difesa.
Questi atteggiamenti all’interno del mio “branco” sono molto frequenti servono a stabilire sempre chi comanda che a sua volta serve per mantenere l’armonia e l’equilibrio tra i vari componenti.
Ho notato come dice lo studioso Zimen che questi atteggiamenti da parte del Cane Lupo Cecoslovacco rivolti ai suoi conspecifici, alcune volte, avvengono senza preavviso, molto dipende dall’abilità e intelligenza del soggetto sottoposto al “Test”, essere pronto e reattivo, atteggiamento che in alcuni casi, gli salverà la vita.”

“Ogni essere vivente non vive solo,
né per se stesso”
(William Blake)
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